Catania-Udinese finisce 1-0, nel primo anticipo della 12/a giornata del campionato di calcio di Serie A, disputato nello stadio Angelo Massimino. Gli etnei partono a testa bassa e stringono d’assedio i friulani, che pero’, dopo lo spostamento di Pereyra sulla trequarti, escono dal guscio con Muriel e lo stesso Pereyra, che al 24′, dopo una serpentina in area avversaria, colpisce il palo. Keko, al 28′, fallisce una ghiotta chance ma e’ al 30′ che il Catania trova il vantaggio: Domizzi affossa in area Legrottaglie, De Marco indica il dischetto e Maxi Lopez firma l’1-0. Al 34′. Nel secondo tempo l’Udinese domina, mentre il Catania rinuncia subito a giocare. Maxi Lopez, al 18′, spezza con una conclusione debole l’avanzata bianconera.
All’Udinese sono mancati soltanto i punti, non il gioco. Ne è certo l’allenatore dei bianconeri, Francesco Guidolin, che della sconfitta per 1-0 a Catania prende il meglio. “Abbiamo fatto un passo in avanti – sostiene – e, se daremo seguito a quanto fatto, potremo dire la nostra”. Il tecnico dei friulani, come di consueto, non parla dell’arbitro, ma “soltanto della partita che, a parte il primo quarto d’ora, è sempre stata in mano nostra”. La direzione di De Marco ha lasciato l’Udinese “amareggiata”, ma tutto è finito sul campo. “Ho salutato il direttore di gara – ricostruisce Guidolin – e quello che mi sembra giusto gliel’ho detto, pacatamente. Come sempre loro sono i nostri eroi, vanno difesi e tutelati, noi dobbiamo farlo nel dopopartita, anche se stiamo male”. Nella sconfitta il tecnico trova motivi di soddisfazione. “Ho ritrovato la mia squadra – sottolinea – e il rammarico è per i tre punti che non abbiamo ottenuto, ma che meritavamo di raccogliere. Ci manca un po’ d’esperienza, ma abbiamo dato una risposta nel gioco, sul piano del temperamento e della qualità della prestazione. Lavoreremo per migliorare ancora. Se siamo questi faremo bene, se saremo quelli visti con l’Inter è giusto che l’allenatore si prenda le proprie responsabilità, e io l’ho sempre fatto. Voglio ringraziare i cinque tifosi che erano in curva, mi è piaciuto che la squadra li abbia salutati”.
Per Luigi De Canio, al suo primo successo sulla panchina del Catania, è stata “una vittoria voluta con il cuore, con tutte le armi possibili che una squadra come la nostra deve mettere in campo quando gioca in casa, ma anche fuori”. Il tecnico degli etnei riconosce che la squadra “non ha ancora una condizione ottimale per 90′”, e al momento “non ha la continua intensità che serve per tutta la partita”. Ma se i rossoazzurri continueranno così, si dice convinto De Canio, “la strada verso la salvezza e’ meno ardua”. “Nulla e’ scontato, tutti devono sentirsi responsabilizzati – avverte – ognuno deve dare il proprio contributo con le giuste motivazioni, le gerarchie le dà il campo. Maxi Lopez? Tutti devono condividere la gioia del gol, per questo lo hanno abbracciato, così si cimenta il gruppo”.
L’attaccante argentino tornato al gol, anche se su rigore, ammette che la partita è “stata dura, ma – precisa – lo spirito non e’ mai mancato e la gente ci ha trascinato fino alla vittoria”. “Qui mi trovo bene – chiosa Maxi Lopez – sono tornato con la stessa voglia, voglio far bene con questa maglia”.