Continuano i controlli della Guardia di Finanza di Palermo sul contrabbando sigarette, fenomeno in ripresa sulla piazza palermitana, quale effetto sia della crisi economica in atto, che dell’instabilità dei Paesi del Nord Africa e che risulta preoccupante per la salute pubblica, considerato che non si sa quale tabacco viene utilizzato per la preparazione delle sigarette introdotte illegalmente nel territorio nazionale.
Le fiamme gialle hanno sequestrato circa 200 chili di Tabacchi Lavorati Esteri di contrabbando, nell’ambito di alcune operazioni di controllo eseguite soprattutto al porto dove i corrieri provenienti per lo più dalla Tunisia cercano di superare e sfuggire ai rigorosi controlli delle Fiamme Gialle e dei funzionari di dogana.
I finanziari hanno fermato 10 cittadini tunisini residenti nell’Isola in procinto di sbarcare con i propri automezzi, trovandoli in possesso di sigarette di contrabbando per complessivi di circa 80 chili delle marche “American Legend”, “Oris”, “Marlboro”, e “Mars”.
Diversi i sistemi di occultamento posti in essere dai viaggiatori. I finanzieri hanno infatti rinvenuto stecche di sigarette non solo all’interno dei bagagli al seguito, ma anche ben nascoste dentro le autovetture all’interno dei cruscotti, dei pannelli dei portelloni posteriori, delle ruote di scorta e di quelle marcianti, delle imbottiture dei sedili, del vano motore.
Altri contrabbandieri sono stati invece individuati e fermati in città nel corso dei serrati pattugliamenti quotidianamente effettuati dai “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, i quali hanno sequestrato oltre 100 chili di tabacchi lavorati esteri delle marche “American legend” e “Chesterfield”, arrestato un cittadino italiano e denunciato “a piede libero” all’Autorità Giudiziaria 3 persone, di cui un palermitano e 2 cittadini extracomunitari.