Il sindaco di Lampedusa scrive ad Alfano: “Trasferimenti a rilento”

di Redazione

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Il sindaco di Lampedusa scrive ad Alfano: “Trasferimenti a rilento”

| venerdì 08 Novembre 2013 - 14:29

Il centro di prima  accoglienza di Lampedusa ospita ancora 440 migranti. Non  dovrebbero essere più di 250. A causa del sovraffollamento  permangono perciò, denuncia il sindaco Giusi Nicolini,  condizioni di vita difficili. “Queste persone da oltre un mese  vivono all’aperto, sotto la pioggia e al freddo” scrive Nicolini  al ministro dell’Interno Angelino Alfano, al capo Dipartimento  per le libertà civili e l’immigrazione, prefetto Angela Pria, e  al prefetto di Agrigento, Francesca Ferrandino.  “Sono settimane – sottolinea il sindaco dell’isola – che le  condizioni del Cpsa sono sotto gli occhi di tutti: grazie alla  presenza dei giornalisti, che hanno potuto entrare con le  telecamere, le immagini del disagio in cui vivono i migranti  hanno fatto il giro del mondo.

Perché i trasferimenti vanno a  rilento? Perché ancora stamattina ci sono 440 persone in un  posto che ne può ospitare 250? Due giorni fa alcuni ospiti del  centro sono venuti a protestare al municipio: peccato che la responsabilità di quel posto non sia del Comune, ma del Governo  italiano. Fosse dipeso dall’amministrazione di Lampedusa, quelle  persone sarebbero già alloggiate nelle case e negli alberghi del  paese”.  Nicolini chiede quindi”iniziative urgenti”. E spiega: “Ho  chiesto al ministro Alfano di provvedere perché, nelle more dei  trasferimenti, si garantisca immediatamente un tetto e un letto  agli ospiti del centro, ricorrendo anche alla disponibilità di alloggi turistici presente sull’isola. E’ necessario  ripristinare le condizioni minime di sicurezza, igiene e  ospitalità degne di un paese civile”.

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