Giovanna Galatolo ha deciso di collaborare con la giustizia, andando contro il padre Vincenzo, l’ex reggente del mandamento Acquasanta a Palermo, e dalle sue prime rivelazioni è chiaro che il suo aiuto sarà fondamentale per gli inquirenti per far luce su quella zona buia di Palermo: “Mio padre comanda ancora dal carcere”.
Giovanna è stata trasferita in una località segreta, sotto protezione, e ha deciso di collaborare per dare un futuro alla figlia adolescente, lontano da quell’ambiente che l’ha segnata. “Non facevo parte dell’associazione, ma ho ripulito abitazioni che avevano ospitato latitanti e lavato i vestiti imbrattati di sangue di Francesco Madonia e Francesco Di Trapani”.
Su suo padre, il boss Vincenzo Galatolo, condannato all’ergastolo per l’omicidio del generale Dalla Chiesa, la Galatolo ha iniziato a svelare i dettagli della sua posizione, ancora importante anche dal carcere: “Oggi le persone più attive all’Acquasanta sono mio padre, Stefano Fontana – deceduto da poco – e i suoi figli Gaetano, Giovanni e Angelo”. Nel quartiere, sono però i Galatolo a occuparsi dell’estorsione e a comandare è ancora il boss: “A impartire le direttive è mio padre dal carcere”.