Pietro Grasso respinge ogni accusa e fuga ogni dubbio: Il voto al Senato sarà in piena democrazia. Ci si avvia così alla decisione finale sulla decadenza di Silvio Berlusconi, in programma per il prossimo 27 novembre. Il presidente del Senato, intervenuto a Roma alla festa per i 50 anni di Adnkronos, si difende dagli attacchi del Pdl, ancora non rassegnato al voto segreto, e ribadisce il suo aver agito con il massimo rispetto del regolamento.
Ma alla battuta di Grasso risponde Schifani, uno dei primi a contestare l’ex magistrato, che parla di un’interpretazione del regolamento volta a cambiare norme che si sarebbero dovute modificare per mezzo di procedimenti ben diversi. Un comportamento che l’ex presidente del Senato definisce inaccettabile, promettendo battaglia in luogo di un parere, quello della Giunta, che non è vincolante.