Tra tazzine di caffé sul tavolo di casa sua: questo l’ultimo segno della vita di Baldassarre Licari nella sua casa. Il sessantaquattrenne ex capo cantoniere della provincia è stato ritrovato nella sua Fiat Seicento sulla Provinciale per Partinico, tra Montelepre e Borgetto, lunedì pomeriggio: secondo gli investigatori, Licari conosceva i suoi assassini.
Il delitto sarebbe avvenuto proprio fuori dalla villa in cui viveva con la moglie. L’ipotesi è quella di una discussione accesa tra l’uomo e i suoi assassini: le indagini tendono a puntare su un movente personale, escludendo l’ipotesi che Licari possa essere stato coinvolto in un fatto di mafia. L’ex capocantiere infatti sembra no aver mai avuto a che fare con Cosa Nostra: una fedina penale immacolata e mai un problema con la giustizia.
La ferita mortale per lui è stata effettuata con un’arma da fuoco calibro 7,60: cinque i colpi che l’hanno colpito, tra addome, petto e tempia. Resta da scoprire non solo la motivazione ma anche l’identità degli assassini: l’unica cosa che sembra chiara è che gli assassini di Baldassarre Licari avevano con l’uomo un qualche tipo di rapporto personale.