“I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso…”. , è un Silvio Berlusconi rattristato quello che risponde a Bruno Vespa, nell’anticipazione diffusa oggi del libro “Sale, zucchero e caffé”.
Il giornalista chiede all’ex premier se sia vero che i suoi figli gli hanno chiesto di vendere tutto e andare via dall’Italia. Ma oltre alla sensazione di oppressione provata dalla famiglia Berlusconi, c’è un attaccamento forte al Paese: “Sono italiano al 100%. In Sono italiano al 100%. In Italia ho le mie radici. In Italia sono diventato quello che sono. Ho fatto qui l’imprenditore, l’uomo di sport, il leader politico. Questo è il mio paese, il paese che amo, il paese in cui ho tutto”, spiega il leader del Pdl “La mia famiglia, i miei amici, le aziende, la mia casa, e dove ho avuto successo come studente, come imprenditore, come uomo di sport e come uomo di Stato. Non prendo neppure in considerazione la possibilità di lasciare l’Italia“.
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Si, il suo Paese dove soprattutto ha potuto fare tutto quello che ha voluto rimanendo ancora libero quando avrebbe dovuto stare in galera... Sono d'accordo con i suoi figli, dovrebbe andarsene ma in un paese dove potrebbe ancora fare quello che vuole, altrimenti se non c'è finito qua in galera lì ci finirebbe sicuramente.