Il pm Geri Ferrara ha chiesto la condanna a cinque anni di carcere per Salvatore Vetrano, imprenditore nel settore dei surgelati, accusato di avere sparato a Giuseppe Toia, suo rivale in amore, a Isola delle Femmine, nel palermitano, la notte del 18 maggio 2012.
Oltre allo sconto di pena per il rito abbreviato, il pm ha tenuto conto anche del risarcimento di 200 mila euro, già liquidato, versato da Vetrano alla vittima. Il pm ha chiesto l’assoluzione per il presunto complice di Vetrano, Raffaele Russo. Secondo la ricostruzione del tentativo di omicidio condotta dagli inquirenti, Toia dopo mezzanotte, al termine di una cena in un ristorante, accompagnò la donna che era con lui a casa. Quando rimase da solo in strada venne ferito. Alla base dell’agguato vi sarebbero stati motivi di gelosia. Secondo i magistrati, Vetrano era anche lui invaghito della giovane e non accettò che si incontrasse con Toia. Subito dopo l’aggressore fuggì su un’auto facendo perdere le proprie tracce mentre il commerciante venne soccorso da Antonino Billeci – gestore di un ristorante, di passaggio in quella zona dopo la chiusura del suo locale – e trasportato nell’ospedale Cervello e sottoposto ad un intervento chirurgico.
Gli inquirenti ascoltarono diversi testimoni, alcuni dei quali si contraddissero. Inoltre, la visione delle tracce registrate durante la notte dai sistemi di videosorveglianza presenti in alcuni punti del paese e le intercettazioni telefoniche e ambientali disposte dalla Procura hanno portato al fermo di Vetrano che ha poi confessato. Lo scorso maggio a Vetrano erano stati sequestrati dalla Dia beni per un valore di oltre 25 milioni di euro. Vetrano, secondo gli investigatori, sarebbe stato protagonista di una improvvisa scalata imprenditoriale “agevolata dalla vicinanza a elementi di spicco di Cosa nostra”.
