La polemica scoppia a Bologna. Si urla al ghetto e alla discriminazione, ma c’è chi sostiene la classe con soli studenti stranieri e parla di integrazione. Il progetto è stato avviato nella scuola “Besta” e dedicato ad adolescenti arrivati nel Belpaese attraverso i ricongiungimenti familiari. Giovani e giovanissimi che da poso sono in Italia e ancora hanno difficoltà linguistiche, ma la scelta non convince tutti e a Bologna è esplosa la polemica.
Il progetto scolastico è nato alla fine del mese di agosto quando le famiglie degli studenti hanno fatto richiesta per iscrivere i propri figli a scuola. Alcuni dei ragazzi non erano però riusciti a trovare i posti disponibili in tutte le altre sezioni, così si è deciso di formare una classe, definita “classe liquida” composta da 22 studenti tutti di origine straniera e di età compresa tra i 10 e i 15 anni arrivati in Italia attraverso il ricongiungimento familiare.