I pm di Caltanissetta, che indagano su una serie di minacce e intimidazioni subite dai magistrati della Procura di Trapani, hanno sentito oggi i colleghi trapanesi e acquisito una serie di documenti. A rispondere alle domande dell’aggiunto nisseno Lia Sava sono stati il procuratore di Trapani Marcello Viola, l’aggiunto Ambrogio Cartosio e il sostituto Andrea Tarondo.
Da mesi la Procura è oggetto di inquietanti episodi: il ritrovamento di una microspia in un ingresso secondario del palazzo di giustizia, la manomissione di un’auto di scorta, anonimi recapitati ai due investigatori, scritte minacciose spuntate nell’ascensore di casa di Viola e in un supermercato di Trapani e, da ultimo, il ritrovamento tra le pagine della Bibbia di un detenuto mafioso della foto del procuratore. Che dietro gli episodi ci sia un filo comune è certo, meno chiaro è quale sia l’inchiesta che ha dato fastidio: la Procura di Viola ha in ballo una serie di attività istruttorie importanti. Quella relativa alla misura di prevenzione a carico dell’ex patron della Valtur, Carmelo Patti, quelle sulla pubblica amministrazione, quella, scottante, su presunti ammanchi nelle casse della Curia che ha al centro un sacerdote, don Ninni Treppiedi, che dalla scorsa estate collabora con i magistrati.