Evidentemente la bagarre interna non è una prerogativa di centrodestra e centrosinistra, anche nel Movimento 5 Stelle, infatti, parrebbe non splendere il sole. A minare la serenità del gruppo grillino di Palazzo Madama, l’azione di due senatrici: Barbara Lezzi e Vilma Moronese, ree di aver assunto come assistenti la figlia del proprio compagno, la prima e direttamente il proprio compagno la seconda.
E così si è resa necessaria un’assemblea straordinaria, ma niente webcam questa volta, nessuna diretta streaming, nonostante la richiesta formalizzata da Orellana. Le indiscrezioni pubblicate dal Fatto Quotidiano raccontano di una riunione quantomai movimentata, con urla, accuse reciproche su spese “allegre” dei vari parlamentari e numerosi botta e risposta, da cui la Moronese sarebbe uscita addirittura in lacrime.
Un gioco al massacro intestino, che potrebbe logorare, quanto meno mediaticamente, l’immagine dei pentastellati, che sembrano incorrere ancora una volta in una grana da partito consumato. Lezzi e Moronese, nell’arruolare i propri cari, non hanno tuttavia violato il regolamento del M5S, visto che non si tratta di parenti stricto sensu, né, tantomeno, di conviventi, ma la questione resta tutt’altro che risolta.