Barilla qualche tempo fa è stata al centro di un ciclone mediatico per le dichiarazioni del patron, Guido Barilla, sulle famiglie omosessuali. Una vera e propria gaffe che hanno scatenato i consumatori che non hanno nemmeno gradito le scuse.
Adesso l’azienda tenta di correre ai ripari con una nuova campagna “a favore di diversità, inclusione e uguaglianza per consolidare una posizione di leadership globale più attiva sulla propria responsabilità sociale”.
“Uguaglianza, inclusione e diversità – si legge sul sito – sono da tempo parte integrante della cultura, dei valori e del codice etico Barilla e sono un fattore determinante per il suo modello di crescita e modo di fare business. Uguaglianza, inclusione e diversità si riflettono nelle politiche contro la discriminazione e nei benefit offerti a tutti i dipendenti, indipendentemente da età, convinzioni personali, disabilità, sesso, razza, religione o orientamento sessuale, in un percorso intrapreso da Barilla verso una forza lavoro multiculturale”.
La mission del progetto “Diversity & Inclusion“, come si legge sul sito, mira a:
- Stabilire obiettivi ambiziosi che ci aiutino a diventare un luogo di lavoro ancora più “inclusivo”.
- Creare una forza lavoro diversificata, impegnata e motivata.
- Valorizzare una cultura aperta che abbraccia e celebra le differenze.
- Promuovere e sostenere programmi sulla diversità nelle comunità in cui operiamo.
Per portare avanti questo progetto è stato costituito un Advisory Board composto da esperti esterni. Tra questi spiccano i nomi di Alex Zanardi, l’ex pilota che dopo aver perso l’uso delle gambe in un incidente è diventato campione di handbike, e David Mixner, attivista per i diritti civili americano, leader mondiale della comunità LGBT.
Per lanciare l’iniziativa, Barilla ha “organizzato un concorso finalizzato a coinvolgere le persone sui temi di diversità e uguaglianza negli Stati Uniti, in Italia e in altri paesi. Nella prima edizione, i partecipanti verranno invitati a creare brevi video sulla diversità che saranno presentati alla comunità web che potrà esprimere il proprio apprezzamento, potrà condividerli e votarli. I video verranno poi giudicati da una giuria di esperti e i vincitori riceveranno riconoscimenti e premi in denaro”.
La cosa strana è che al momento l’iniziativa non è stata lanciata sui social network. Per caso si teme che possa sembrare una mossa furba per riparare allo scivolone?