È lontana la pace all’interno dell’ex Pdl, oggi nuovamente Forza Italia. A scatenare le polemiche questa volta sono le dichiarazioni a Bruno Vespa, per il libro ‘Sale, zucchero e caffè’, di Angelino Alfano e Raffaele Fitto. “La mia idea – dice il vicepremier e ministro degli Interni Alfano – non è cambiata rispetto alla fine del 2012 quando lanciammo le primarie. Alle prossime elezioni, il nostro candidato dovrà essere scelto attraverso primarie il più aperte possibile, alle quali partecipi il più alto numero di simpatizzanti. Chi prende più consensi diventa il candidato”. Fitto è invece di tutt’altro avviso: “Io ragionerò sul dopo Berlusconi il giorno in cui Berlusconi autorizzerà il ‘dopo’ – dice nel libro di Vespa -. Ricordiamo che lui ha fatto la campagna elettorale del 2013 dicendo che il candidato a palazzo Chigi sarebbe stato Alfano. Quindi sarà ancora una volta lui a decidere che cosa si farà”.
Anche l’altro fedelissimo del Cavaliere, Sandro Bondi, ha duramente criticato Angelino Alfano. “Leggo con stupore misto ad amarezza le dichiarazioni Alfano contenute nel libro di Bruno Vespa – ha detto. Per me Forza Italia è un patrimonio che non dovrebbe essere intaccato con dichiarazioni così avventate e radicali. L’unica ragione per cui scelgo di restare in Forza Italia è la leadership umana e politica del presidente Silvio Berlusconi, il quale fa bene a non lasciare Forza Italia né ai supposti estremisti né tanto meno a coloro che non hanno dimostrato alcuna lealtà e solidarietà nei suoi confronti nel momento più difficile della sua vita personale”, ha concluso.