Il Codice di diritto canonico Pio-Benedettino elaborato nel 1917 ha imposto l’obbligo che i futuri cardinali eletti debbano necessariamente essere preti o vescovi e l’ultimo a non essere toccato da questa legge è stato Teodolfo Mertel, avvocato e giurista, creato cardinale da Pio IX il 15 marzo 1858 nonostante non fosse appunto né prete né vescovo.
Già Paolo VI aveva ponderato l’idea di modificare questa legge per permettere un’eventuale nomina a cardinale di Jacques Maritain, filosofo francese convertitosi al cattolicesimo, ed oggi si ripropone nuovamente: il quotidiano The Sunday Times ha infatti lanciato la candidatura della teologa irlandese Linda Hogan, 49enne docente al Trinity College di Dublino, la quale era già stata citata in una rosa esposta su Facebook da James Keenan, gesuita americano, il quale, oltre la Hogan stessa, ha fatto i nomi di Teresa Okure, teologa nigeriana, e di Maryanne Loughry, religiosa al vertice del Jesuit Refugee Service in Australia.
“Il ruolo della donna nella Chiesa non è soltanto la maternità, la mamma di famiglia, ma è più forte: è proprio l’icona della Vergine, della Madonna; quella che aiuta a crescere la Chiesa! Ma pensate che la Madonna è più importante degli Apostoli! È più importante! La Chiesa è femminile: è Chiesa, è sposa, è madre.” Queste le parole di Bergoglio nella conferenza stampa tenuta durante il volo di ritorno da Rio De Janeiro e, nonostante ciò, in Vaticano si continua a parlare di dibattito teorico non realistico né fondato.