“Il mio appoggio a Cuperlo? Un puro capriccio, uno sfregio ai renziani”. Il “Barone rosso” del Partito democratico siciliano, Vladimiro Crisafulli, 62 anni, segretario provinciale di Enna, commenta così la sua scelta di appoggiare il candidato di Bersani e Letta alla corsa per le primarie. “Lei sa che razza di gente sono i renziani”, chiede infuriato il Democratico al giornalista del Corriere della Sera che lo ha intervistato. “Ho rifiutato di aiutarli e mi hanno infangato”.
L’esponente del Pd si riferisce alla Leopolda, la convention organizzata dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in cui il più duro attacco nei suoi confronti è arrivato dal regista e conduttore di Mtv, Pif, che chiese a Epifani di espellere Crisafulli perché coinvolto in fatti di mafia. “L’indagine a mio carico è stata archiviata. Punto. Fine”, si irrita Vladimiro Crisafulli, noto anche come Mirello, che nel 2003 fu coinvolto in un’indagine, poi archiviata, per concorso esterno in associazione mafiosa, per fatti risalenti al 2001 in cui fu filmato mentre in un albergo di Pergusa incontrava, baciandolo sulle guance, l’avvocato Raffaele Bevilacqua, indagato per mafia, successivamente condannato e ritenuto un potente boss di Enna. “Da allora sono stato rieletto altre tre volte – precisa il segretario provinciale. – Dov’erano tutti questi compagni che si indignano, eh? La verità è che io continuo a fare politica e a piacere agli elettori. È una colpa?”.
Proprio per i suoi voti, secondo Crisafulli, i renziani lo cercarono, come racconta al Corsera: “I renziani vennero dal sottoscritto, un po’ di tempo fa, e mi chiesero di sostenere Matteuccio alle primarie. Io però dissi che non ne volevo sapere: gli spiegai che, in Sicilia, me ne sarei stato per i fatti miei, distaccato, ad osservare. Così si sono arrabbiati, e dal palco della Leopolda, giusto una settimana fa, hanno deciso di vendicarsi tirandomi addosso un po’ di fango. Però me lo laveranno, e con gli interessi”. Una minaccia vera e propria che porta direttamente alla decisione di appoggiare Gianni Cuperlo nella corsa alle primarie. E al giornalista che gli chiede se secondo lui il candidato sarà contento di poter contare sulle sue migliaia di voti, Crisafulli aggiunge: “Boh. Magari no. Ma non fa niente, non me ne importa niente. Gli tiro la volata per puro capriccio”.