A un mese dalla tragedia di Lampedusa, l’Isola ricorda le 366 vittime che sono morte nel mare cristallino che la circonda. Stamattina in loro memoria sono stati piantati 40 alberi, tutti mediterranei, dal carrubo al ginepro: presto saranno raggiunti da altre piante, che verranno piantate nella Riserva naturale dell’isola, fino a raggiungere il terribile numero di 366.
Un gesto simbolico di un’isola che mai dimenticherà il naufragio del 3 ottobre, mai abbandonerà i migranti che vengono a bussare alla porta: quando c’è in gioco la vita, nessuna legge può essere da ostacolo. L’accoglienza dei Lampedusani viene portato come uno stendardo dal sindaco coraggio, Giusi Nicolini: “”E’ un’iniziativa fortemente simbolica – ha detto il sindaco . affinché cambi la politica dell’accoglienza. E’ la promessa di un futuro migliore per chi soffre e per Lampedusa. Finora gli alberi sono contrassegnati da numeri, come le bare. In seguito apporremo i nomi delle vittime su ogni tronco“.
Alla cerimonia era presente il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, da ieri a Lampedusa, e il presidente nazionale di Legambiente, che ha sostenuto l’iniziativa, Vittorio Cogliati Dezza, che ha annunciato che il 21 novembre altri alberi saranno piantati in altre aree del Paese, per collegare Lampedusa con il resto d’Italia. Nel corso della cerimonia sono stati accesi 366 lumi.