Sembra avere dimenticato cosa significa essere giovane, ricco e di successo il fondatore di Microsoft Bill Gates, 58 anni, che, ormai da cinque anni, ha abbandonato la sua creatura e si è rifatto un’immagine dedicandosi, con la moglie Melinda, alla più popolare causa della filantropia. Oggi, dalle colonne del Financial Times, attacca il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, 29 anni, accusandolo di “frivolezza”.
Quest’ultimo ha di recente lanciato l’idea che “una delle più grandi sfide della nostra generazione” sia quella di connettere 5 miliardi di persone. Un’idea bollata dalle colonne del Financial Times come “uno scherzo” da Gates, secondo il quale – oggi, perché in passato possiamo scommettere che anche le sue saranno state diverse – le priorità sono altre, come “combattere le malattie, ad esempio la malaria, al cui vaccino mi sto dedicando”.
Tra le grandi sfide della fondazione “Bill e Melinda Gates” c’è per esempio quella di migliorare la tenuta dei vaccini contro la malaria, per implementare le campagne di vaccinazione in paesi come il Pakistan ho la Nigeria. Gates evidenzia come “la soluzione di problemi pratici, come mantenere la giusta temperatura dei vaccini, è una cosa sfortunatamente banale e pratica. E non molto sexy, attraente, da un punto di vista scientifico, benché possa fare la differenza tra la vita e la morte in molte parti del mondo”.
L’agé Gates ha probabilmente scordato cosa significa essere un baldanzoso giovane sulla cresta dell’onda. O è un po’ di invidia?