Ruolo chiave nella vicenda delle intercettazioni che hanno coinvolto, e collegato, il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, con la famiglia Ligresti, è ricoperto sicuramente dal figlio del Guardasigilli, Piergiorgio Peluso, ex top manager proprio di FonSai, balzato nell’ottobre del 2012 all’attenzione delle cronache per la maxi buonuscita ricevuta dal gruppo controllato dalla famiglia Ligresti: 3,2 milioni di euro, secondo quanto riporta il Fatto quotidiano.
Per FonSai, Peluso ha lavorato, ricoprendo l’importante ruolo di direttore generale, dal 2011 fino alle dimissioni, ufficializzate attorno a metà settembre dello scorso anno, che gli sono valse, come da accordi contrattuali, la buonuscita. Ma è ancora un’intercettazione della polizia giudiziaria di Torino, che su FonSai indaga, che in una nota scrive come “dal monitoraggio delle conversazioni telefoniche” sia venuto fuori che, proprio Piergiorgio Peluso avesse continuato “a intrattenere rapporti con alcuni alti dirigenti del Gruppo, interessandosi sia alle vicende giudiziarie che a quelle societarie”.