Imposte in meno per 3-4 miliardi di euro e una diminuzione della pressione fiscale al 43%, invece che al 43,3% indicato dalle ultime stime ufficiali: il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni punta in alto e sembra non avere timori. L’ambizioso programma di Saccomanni si legge sul Corriere della Sera e tra spending review e quadri tendenziali il ministro è più che positivo.
La revisione della spesa pubblica secondo Saccomanni “consentirà una diminuzione della pressione fiscale maggiore di quella attualmente indicata nel quadro programmatico”. La spending review è stata affidata dal governo a Carlo Cottarelli, commissario alla revisione della spesa, che si è poso un obiettivo minimo: ridurre la spesa pubblica di almeno tre miliardi e mezza quattro entro il 2015, a fronte dei 600 milioni richiesti dalla Legge di Stabilità.
Cottarelli dovrà garantire poi risparmi per un miliardo nel 2016. La notizia senz’altro positiva è che la Legge di stabilità prevede la riduzione dei bonus fiscali di 3 miliardi nel 2015, 7 nel 2016 e 10 nel 2017: l’unico modo per riuscirci sarà necessario non solo un forte risparmio della spesa ma anche entrate superiori alle previsioni di bilancio.