Quand’era nei Cinque stelle aveva rifiutato l’auto blu che gli spettava per il suo ruolo di vice presidente dell’Assemblea siciliana rispettando le regole del Movimento, adesso Antonio Venturino, espulso cinque mesi fa da Beppe Grillo che gli ha contestato di non avere rinunciato a parte dell’indennità di parlamentare come gli altri deputati del gruppo, ha ottenuto anche l’autista. L’ex Cinque Stelle ha richiesto l’assegnazione dell’autista lo scorso 8 agosto con una nota indirizzata agli uffici dell’Assemblea. L’ok del servizio di Questura dell’Ars è arrivato due settimane fa: dal 17 ottobre un assistente parlamentare con mansioni di autista è stato assegnato alla guida dell’autovettura di servizio “a disposizione del vice presidente dell’Assemblea, Antonio Venturino”.
Si tratta della stessa auto blu che prima era a disposizione dell’ex presidente dell’Ars e attuale deputato regionale, Francesco Cascio (Pdl), che ha rinunciato alla vettura lo scorso 10 agosto, due giorni dopo che gli uffici avevano ricevuto la richiesta di Venturino. A marzo scorso, quando era ancora a Cinquestelle, Venturino fu al centro di polemiche proprio per avere usato un auto dell’Ars per recarsi a un incontro a Sigonella con il console americano Donald Moore per discutere della vicenda Muos. In quell’occasione fu fotografato a bordo della vettura, replicò che non si trattava di un auto blu ma di “un auto di servizio, un’auto aziendale dell’Ars”, che era stato costretto a servirsene perché Palermo dista molti chilometri da Sigonella e perché “la macchina non ce l’ho – disse – e a piedi sarebbe stato complicato e in bicicletta sarebbe stato un po’ difficile”.