La ballerina moldava testimonia in aula | “Oggi sono morta per la seconda volta”

di Redazione

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La ballerina moldava testimonia in aula | “Oggi sono morta per la seconda volta”

| mercoledì 30 Ottobre 2013 - 11:23

Al processo sul naufragio della Costa Concordia al Teatro Moderno di Grosseto è la volta della ballerina moldava Domnica Cermotan e dei maitre Ciro Onorato e Antonello Tievoli. Interrogata sui suoi rapporti con il comandante, Domnica ci impiega dieci minuti per rispondere ma alla fine ammette: “Sì, avevo una relazione col comandante”.

“Lei ha avuto una relazione sentimentale con il comandante Schettino?”, chiede un avvocato delle parti civili. A Domnica servono dieci minuti per rispondere. Il giudice le spiega che non può tirarsi indietro e la domanda viene riformulata: “C’è stata una storia d’amore?”. Di nuovo qualche minuto di silenzio e alla fine l’ammissione: “Sì, ho avuto una storia sentimentale. Ma dopo il naufragio non ci siamo più visti”. A queste dichiarazione il comandante Schettino scuote la testa.

La ballerina ha ammesso di essere salita sulla Costa Concordia senza biglietto e senza essere registrata. “Quando sei l’amante di qualcuno non ti chiedono il biglietto. Cenai in ristorante con lui – racconta – mangiavo un dessert col capitano” e a un certo punto “Schettino mi ha fatto tipo scherzo dicendomi che gli ufficiali dovevano chiamarlo al telefono perché dovevano rallentare la nave perché io dovevo finire il dessert. Sull’avvicinamento al Giglio nulla mi disse, e del colloquio con gli ufficiali non mi riferì nulla – dice anche -, non ho mai saputo del tragitto che doveva seguire la nave, solo alla fine mi ha invitata sul ponte di comando con Ciro Onorato”.

Al termine della sua deposizione Domnica Cermotan si sfoga: “Oggi sono morta per la seconda volta. Adesso basta, voglio cominciare una nuova vita. Ho dovuto raccontare delle cose che ho tenuto nascoste. Ho una figlia e sono due anni che non lavoro. La mia vita privata non conta”.

All’udienza sono stati ascoltati anche i due maitre: “Schettino cenò al ristorante Milano insieme a Domnica – racconta Ciro Onorato – Il comandante mi fece i complimenti per l’agnello appena mangiato. Poi ricevette una telefonata e mi invitò a salire sul ponte di comando perché doveva fare questa traversata al Giglio”.

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