L’ex parroco di Regina Pacis, Aldo Nuvola, respinge le accuse di altri due ragazzini che dicono di essere stati adescati dall’uomo. A luglio è stato arrestato con l’accusa di induzione alla prostituzione e atti sessuali con minori. Nuvola ha respinto ogni accusa di fronte ai pm Geri Ferrara e Diana Russo nel suo interrogatorio al carcere Ucciardone. Per Nuvola i ragazzini si sarebbero inventati le accuse.
Con loro avrebbe avuto solo colloqui telefonici in cui voleva vedere fino a che punto si sarebbero spinti. Già altri tre minorenni erano stati individuati dagli investigatori nel corso delle indagini che hanno portato all’arresto del prete, ma anche in questo caso Nuvola aveva negato tutto. A incastrare l’ex parroco, accusato di avere avuto rapporti a pagamento con minori, sono alcune intercettazioni venute fuori durante le indagini sull’omicidio dell’imprenditore Massimo Pandolfo, ucciso il 24 aprile scorso al Teatro del Sole, nella zona di Acqua dei Corsari.
Il giorno del delitto, sarebbero state due le telefonate intercettate dagli investigatori, tra il ragazzino che ha poi confessato di avere partecipato all’omicidio e don Nuvola. I pm hanno nuovamente chiesto all’ex prete se si ricordasse di avere ricevuto quella telefonata e di avere avuto diversi rapporti con il minore, ma anche su questo fronte Nuvola ha detto di non ricordare la chiamata e di avere intrattenuto con il ragazzino solo un rapporto telefonico.