La partita attorno all’applicazione del decreto Monti si sta giocando in punta di regolamento parlamentare. Il testo sui tagli ai costi della politica, esitato dalla commissione speciale sulla spending review presieduta da Riccardo Savona e ormai sciolta, non piace al Pd e ai Cinquestelle. E soprattutto non piace al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che lo ha ribadito anche in aula. “Il governo esiti il prima possibile gli atti per il bilancio 2014, siamo in ritardo e i tempi sono stretti”. Lo ha detto il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, in chiusura della seduta parlamentare. Ardizzone ha sottolineato che durante la sessione di bilancio si potrà aprire una finestra legislativa “in ordine all’approvazione del decreto Monti“, sui tagli ai costi della politica.
Per scongiurare il ricorso all’esercizio provvisorio, bilancio e finanziaria devono essere approvati dall’Ars entro il 31 dicembre. I ragionamenti su come affrontare la questione sono in corso. Se il testo arrivasse in aula cosi com’é c’e’ il rischio concreto che finisca in bagarre. Il Pd è pronto a demolirlo sotto una valanga di emendamenti, così come i Cinquestelle. Negli altri gruppi le posizioni sono diverse, il voto in commissione speciale lo dimostra. E allora si cerca un exit strategy. Si ragiona sull’ipotesi di portare il ddl Savona in commissione Affari istituzionali, presieduta da Antonello Cracolici. E lì trovare un’intesa, prima di portare il testo in aula. Anche Savona, d’altronde, s’era detto disponibile a modifiche.
Proprio Cracolici s’era dimesso dalla commissione speciale in disaccordo con l’idea di apportare i tagli alla spesa senza però tenere in considerazione il decreto Monti. Tagli orizzontali del 20%, mantenendo agganciate le indennità dei deputati regionali al Senato: in questo modo i parlamentari regionali guadagnerebbero più dei consiglieri delle altre Regioni che parametrandosi al decreto Monti hanno fissato gli stipendi a 11.100 euro lordi al mese. Ardizzone, però, tiene il punto fermo: “Applicheremo il decreto Monti dal primo gennaio del 2014”.