Un personaggio estremo, un fiorentino di nascita cresciuto nella redazione di Tuttosport, e già questo sarebbe tutto dire, Franco Rossi è stato stroncato a 69 anni da un male con cui aveva a che fare da tempo, ma che non per questo, l’aveva frenato nei suoi commenti pungenti, che spesso balzellavano sul labile confine che separa genio e follia.
Oltre quarant’anni di carriera spesi tra penna e pallone. Repubblica, il Corriere dello Sport, il Giorno e poi la Tv, con le sue (ormai) storiche apparizioni su Telenova e Controcampo, persino il Giappone, col quotidiano Yomiuri Shimbun, in occasione dei mondiali nippocoreani. Di lui si ricorderanno l’ironia e l’arguzia, mista alla competenza, straordinaria, che solo anni e anni di mestieraccio possono dare.
Ero un ragazzino quando già mi parlavano di te: rip Franco Rossi, paladino di un giornalismo libero
— Alfredo Pedullà (@AlfredoPedulla) October 30, 2013
Se non vanno bene le mie risposte non posso farci niente, inutile fare domande. [Franco Rossi].
— Ivan Zazzaroni (@Zazzaroni) October 30, 2013
È morto Franco #Rossi, aveva 69 anni: non saprò mai se era un genio o un folle, di sicuro era uno dei pochi giornalisti sportivi divertenti.
— Ivan Zazzaroni (@Zazzaroni) October 30, 2013