Nella puntata di ieri sera Report ha raccolto, come spesso accade, due storie di malcostume e malaffare tipiche del paese. Nella prima parte protagonista è: il furto d’identità. In un anno e mezzo la Polizia Postale ha raccolto ben 93.815 denunce per furto d’identità sul web. Mentre l’agenzia anticrimine dell’Unione Europea segnala come solo il 30 per cento dei furti sia segnalato alla polizia. In Iyalia, però non sono solo i privati cittadini ad essere depredati della propria identità online: infatti anche i comuni Italiani, ben 322, sono state vittime di furto di identità.
La seconda parte del programma di Milena Gabanelli racconta la storia di Romain Zaleski e Luigi Zunino dei loro debiti nei confronti delle banche e della loro posizione all’interno delle stesse. Sono circa due miliardi a testa i debiti contratti dai due manager, Dalle speculazioni in borza all’accumulo di cariche e debiti Report analizza una situazione difficile da capire fuori dai confini italiani e inaccettabile all’interno. ” Zaleski è un finanziere francese, di origini polacche, che arriva in Italia perché deve riscuotere un credito da un’acciaieria della Val Camonica, lui la rileva e si stabilisce nel bresciano. Specula in borsa, le banche lo finanziano, nel 2007 fino a 9 miliardi, e circa 2 glieli ha dati Intesa guidata da Giovanni Bazoli – spiegano sulla pagina del programma – Si conoscono nella finanziaria Mittel, di cui Zaleski diventa azionista nel 1996, e Bazoli è stato a lungo presidente. Zaleski nel 2007 ha anche un patrimonio di titoli bancari e quando Intesa si fonde con San Paolo Imi, la Tassara di Zaleski arriva al 5,9% della nuova banca, diventandone il secondo azionista. Nel 2008 crolla, insieme ai mercati finanziari. Da allora le banche, da Intesa a UniCredit, gli ristrutturano il debito”.