Presentata questa mattina la sesta edizione de “Le Giornate dell’Economia del Mezzogiorno“, la manifestazione organizzata dalla Fondazione Curella, in collaborazione con il Diste Consulting e con la partecipazione del Comune di Palermo, città candidata a Capitale Europea della Cultura 2019.
L’evento, che aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 4 novembre, gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Presenti alla conferenza stampa, che si è svolta a Villa Niscemi, Pietro Busetta, presidente della Fondazione Curella, Alessandro La Monica, presidente del Diste Consulting, e il sindaco Leoluca Orlando. Un momento di confronto tra i principali protagonisti del mondo accademico, politico ed economico, che quest’anno riguarderà il tema “Felicità e Bellezza”, con sottotitolo “Superare i concetti di ricchezza e crescita”.
Una settimana densa di incontri, convegni, appuntamenti e discussioni, con la collaborazione dell’Università di Palermo, della Crias, della Banca d’Italia, dell’Istat, dello Svimez, e di tanti altri enti, che avrà tra i suoi momenti più importanti, sabato 9 novembre, il XXVII Osservatorio congiunturale che sarà presentato dalla Fondazione Curella nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni. Nel corso delle Giornate ci sarà spazio per affrontare temi come le politiche pubbliche, l’Open Government, la popolazione, la società e l’economia del Mezzogiorno, ma si parlerà anche dei costi non solo sociali dell’illegalità, con la presentazione di una ricerca a cura della Fondazione Chinnici. Sarà presentato un rapporto sul credito e l’artigianato in Sicilia, e si discuterà anche delle opportunità economiche che potrebbe avere la città di Palermo qualora fosse scelta come Capitale Europea della Cultura nel 2019.
“La nostra provocazione, che continua da parecchi anni – spiega il professore Pietro Busetta – dalla prima edizione delle giornate dell’economia, fa parte di una riflessione diventata fondamentale per il mondo industrializzato. Ma il concetto nuovo nell’edizione delle Giornate dell’Economia di quest’anno è quello della bellezza che in realtà non è nuovo, ma ritorna e che ha una importanza determinante per la nostra Europa, per la nostra Italia, per il nostro Mezzogiorno e per la nostra amata Trinacria. In modo assolutamente reale che sia un ‘atout’ per raggiungere quegli obiettivi di ‘wellness’ che tutti ci proponiamo”.