È un Crocetta sereno, che fuma nei corridoi dell’Ars chiacchierando amabilmente con giornalisti e i cittadini presenti a Palazzo dei Normanni per visite o convegni, quello che sta per affrontare la seduta d’Aula con all’ordine del giorno la questione di fiducia sul suo Governo.
Sa che i numeri per mandarlo a casa non ci sono, sa che il “suo” Partito democratico lo sosterrà, che parte dell’opposizione – dichiarandosi responsabile – si asterrà. Ma qualcosa che fa arrabbiare il governatore c’è: “Trovo assurdo che il popolo elegga il suo presidente e il Parlamento possa sfiduciarlo. Questo meccanismo è quantomeno antidemocratico. Soprattutto quando questo avviene soltanto a un anno dal nostro insediamento. Molte cose sono state fatte ma molte ancora devono essere fatte”. Però, aggiunge il governatore citando un salmo: “Eccomi. Sono pronto a presentarmi davanti al Parlamento”.
“Una mozione immotivata”, la definisce il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi, che archivia “come dialettica politica quotidiana” tutte le liti e gli scontri che hanno separato nei mesi scorsi il presidente della Regione dal Partito democratico. “D’altronde, ormai Crocetta è un deputato del nostro gruppo”, conclude Gucciardi.
Ma il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, rilancia: “Spero di sfondare quota 32”. “Gli stiamo presentando il conto di un anno di proclami – aggiunge Cancelleri. – Il conto di tutte le sue comparsate in televisione con annunci che sono rimasti esclusivamente chiacchiere. E lui è molto abile con le chiacchiere”. Ironica e immediata la risposta di Crocetta: “Cancelleri è come la mosca cocchiera: cavalca il bue e crede di guidarlo. In realtà si sono persi”. “Questi 5 Stelle sono uno spot continuo”, conclude.
Trema però la sedia di Crocetta quando il Pdl annuncia, con il suo capigruppo, Nino D’Asero, che il gruppo voterà compatto la sfiducia a Crocetta. “Avremmo aspettato ancora un po’, ma i silenzi del Governo non ci lasciano altra scelta”.