È stato approvato oggi dal Consiglio Comunale il Piano Urbano del Traffico, con il voto favorevole della grande maggioranza dei consiglieri (un solo voto contrario e due astenuti). Il Piano, che ha una validità biennale, è il primo che arriva al voto del Consiglio comunale da quando è entrato in vigore il Codice della Strada che lo ha previsto: “un segno – ha dichiarato Orlando – della grave disattenzione al tema della mobilità e della vivibilità nel corso della precedente Amministrazione ed allo stesso tempo un segno dell’attenzione posta a questo tema dal Consiglio Comunale.”
Il Piano costituisce uno strumento a breve termine, che è però fondamentale per avviare la preparazione di tutti gli strumenti normativo/urbanistici che sfociano poi nei piani particolareggiati e nel Piano urbano della mobilità, che si integra con il Piano regolatore.
Le caratteristiche tecniche del Piano sono state illustrate nel corso del dibattito e nel corso del lavoro preparatorio in Commissione dall’Assessore alla mobilità Tullio Giuffrè, che ne ha sintetizzato gli obiettivi principali, ricordando che “l’obiettivo che l’Amministrazione si era prefissa e che il Consiglio comunale ha voluto fare proprio, è quello di un miglioramento complessivo delle condizioni di circolazione, della sicurezza stradale rivolta a tutti gli utenti della strada (quindi gli automobilisti, i pedoni, i ciclisti, gli operatori commerciali), la riduzione degli inquinamenti ed il risparmio energetico.”
Il Piano effettua innanzitutto una classificazione delle strade. Si tratta di uno strumento meramente tecnico che è però fondamentale per fare scelte oculate sul piano urbanistico e della pianificazione di tutti gli interventi: sulla base di nuove logiche di gerarchizzazione delle strade, il Piano introduce quindi la categoria delle strade di interquartiere, intermedia tra le strade di scorrimento e le strade di quartiere.
Con riferimento alle aree pedonali, il Piano approvato dal Consiglio ha integrato alla previsione iniziale anche le aree che erano state già decise dalla Giunta. In termini di superficie, vi è sostanzialmente un raddoppio delle aree pedonali, che passano da circa 40 a 80 ettari. Il Consiglio ha anche deciso che i prossimi sei mesi vedano una attenta valutazione delle scelte operate e che quindi non siano istituite nuove aree in questo lasso di tempo.
Con riferimento alle Zone a traffico limitato, il Piano prevede una ZTL nella zona centrale della città, il cui sviluppo avverrà in due fasi: la prima prevede l’attuazione delle limitazioni solo nel Centro Storico, la seconda estende il provvedimento fino all’asse Notarbartolo-Duca della Verdura. Le limitazioni riguarderanno i veicoli meno eco-compatibili ed è prevista l’introduzione della tariffazione, al fine di attivare un efficiente sistema di controllo telematico della ZTL.
Anche in questo caso, il Consiglio ha apportato una modifica alla iniziale proposta della Giunta, stabilendo che l’istituzione delle ZTL non avvenga prima dei prossimi sei mesi, durante i quali gli Uffici competenti dovranno svolgere alcuni approfondimenti ed aggiornamenti. Si prefigura anche la possibilità di istituire altre ZTL nel parco della Favorita, nelle borgate marinare di Mondello e Sferracavallo e nei mercati storici, in linea con le prospettive di riqualificazione territoriale e promozione del turismo.
Essendo il Piano nel suo complesso mirato alla riduzione del traffico veicolare privato a vantaggio di quello pubblico, sono previsti una serie di interventi mirati a favorire il trasporto pubblico:
- una revisione del piano delle corsie riservate ai mezzi pubblici;
- un sistema telematico di controllo transiti nelle corsie riservate;
- il telecontrollo della flotta pubblica, che già avviato negli anni ’90 è stato progressivamente abbandonato;
- la valorizzazione dei parcheggi di interscambio e dei nodi di interscambio fra tutti i sistemi di trasporto;
- l’integrazione tariffaria;
- un piano di settore del trasporto extraurbano.
Il Piano, in linea con il programma dell’Amministrazione, mira a creare in città una ‘rete ciclabile‘ legata ad alcuni nodi di interesse collettivo e che permetta di considerare la bici come una alternativa credibile e diffusa al mezzo privato a motore. Nel complesso la proposta prevede che la rete finale sia composta da piste estese oltre 5 volte di più di quelle attuali. In totale si passerà da circa 8,5 ad oltre 40 km. A questi vanno aggiunti quelli previsti dal progetto specifico di pista ciclabile nel parco della Favorita.
Alla presenza delle piste ciclabili sarà adattato anche il futuro Regolamento viario comunale, un sistema di ‘paletti’ normativi e tecnici che per ogni strada chiariranno la tipologia di traffico ammesso, le caratteristiche tecniche (larghezza e numero minimo di corsie, presenza o meno dello spartitraffico centrale, larghezza minima delle banchine, dei marciapiedi ed, in generale, delle fasce di pertinenza, ecc.), le dimensioni delle fasce di sosta laterale, ove consentita, comprensive delle file di sosta e delle rispettive corsie di manovra.
“È evidente – ha detto Orlando commentando il Piano – che siamo di fronte ad una svolta per la mobilità e la vivibilità dei cittadini, rappresenta in modo simbolicamente esemplare dai numeri sulle aree pedonali e sulle piste ciclabili. Si tratta di una scelta integrata con le altre scelte già operate dal Consiglio comunale su nostra proposta e che, a partire dal Piano Triennale delle Opere pubbliche, ridisegneranno la geografia della città.”