Prima la Apple e la sua navicella spaziale, ora Google e le piattaforme galleggianti. I progetti hanno però differenti entità ed utilizzi: a Treasure Island, un’isola situata tra San Francisco e Oakland, è “apparsa” una struttura, lunga 80 metri e larga ben 25, destinata secondo i rumors ad essere un Data Center di Google in grado di galleggiare nell’oceano.
Nel 2008 il colosso di Mountain View aveva già presentato un brevetto nel quale viene mostrato un data center situato su una piattaforma in acqua, la cui utilità, oltre che evitare di occupare un’enorme porzione di terra ferma, sarebbe quella di raffreddare i server contenuti in esso grazie alle correnti oceaniche: ciò permetterebbe un considerevole risparmio elettrico, considerando anche che ben il 2% del consumo totale dell’energia elettrica degli Usa viene usato per alimentare i vari data center sparsi nel paese.
Il tutto ovviamente non è ancora confermato, ma Daniel Terdiman, giornalista del famoso portale tecnologico Cnet, è riuscito a risalire al possibile utilizzo dell’”Hangar n.3” situato a Treasure Island, seppur Big-G non abbia ancora rilasciato alcuna dichiarazione.