I talk show hanno ormai smesso di “catturare” il pubblico italiano? Sembrerebbe di sì. Mettendo a confronto la media di ascolti compresi nel periodo compreso tra ottobre 2012 rispetto al 23 ottobre 2013, delle trasmissioni in prima e seconda serata, si registra un calo negli ascolti che riguarda in generale tutti i principali programmi.
In particolare, secondo una media degli ascolti realizzata da Davide Maggio per FattoTv, Ballarò passa dal 16,31% del 2012 al 14% nel 2013. Stessa storia anche per Porta a porta che registra un calo dal 15,6% al 13%. Flessione anche per Servizio Pubblico dal 13,36% all’11,84 per cento. Quinta Colonna passa dal 7% al 4,8%. Giù anche Piazza Pulita che scende al 4,64% nel 2013: nel 2012 i dati lo davano al 6,6%. Matrix non fa eccezione rispetto al 2011, questa edizione perde oltre tre punti di share dal 10,72 % al 7%.
Non pervenuto Linea Gialla che non riesce proprio a decollare. Quali sono le cause? Sono le larghe intese che danneggiano i talk? Forse il tipo di linguaggio utilizzato da chi parla di politica non arriva a chi ascolta. Il dibattito televisivo non risponde ai bisogni e alle domande molto più semplici ma legate a problematiche concrete. Oltre al fatto che i talk show sembrano essere lontani dalla vita e dalle aspirazioni del paese reale, contribuisce forse al calo di ascolti anche l’aumento dell’offerta. Sono sempre di più i canali che trasmettono questo tipo di format. Questo ha probabilmente spalmato e parcellizzato gli ascolti.
Un altro dato che può aiutare a spiegare la flessione negli ascolti è che l’anno scorso c’erano in vista le elezioni, cosa che ha fatto aumentare notevolmente l’interesse della gente verso il dibattito politico.
