Klose torna a fare ciò che sa e la Lazio ritrova la vittoria. Sì, perché l’impatto sulla partita del tedesco è stato determinante per sbrogliare una matassa sempre più ingarbugliata. Una Lazio opaca e incapace di pungere in fase offensiva difficilmente sarebbe venuta a capo di un Cagliari bravo a non scoprirsi troppo e partito con l’intnezione di accontentarsi del pareggio.
In fondo il ruolino della squadra di Lopez in trasferta parla chiaro: due soli punti in quattro partite prima di quest’ultima in casa Lazio. Ruolino che si è allungato di un altro match per colpa di Klose.
Il primo tempo offre veramente poco. Partita giocata a centrocampo e qualche fiammata estemporanea ma portieri sostanzialmente inoperosi. A inizio ripresa ecco Klose e Ciani nella Lazio per Ederson e Novaretti ed è tutto un altro spettacolo. Tempo sette minuti e arriva la zampata del centravanti tedesco. Cross di Candreva, leggermente deviato, e colpo di testa che batte Agazzi.Altri due giri d’orologio e l’ingenuità di Pisano procura un rigore che Candreva trasforma.
Uno uno-due da stordimento, ma è quello che ci voleva per rompere l’equilibrio di un match noioso. Da quel momento in poi è tutta un’altra musica. Il Cagliari ci prova inserendo centimetri in attacco con Pinilla al posto di Sau ma la via del goal rimane un sentiero poco battuto per i sardi. E allora potrebbe arrivare il 3-0 ma Perea colpisce il palo e Klose, con Agazzi battuto e la porta sguarnita, riesce a calciare fuori. Si tratta dell’occasione più ghiotta della ripresa. Il Cagliari prova come può ma la sua azione è sterile. Nainggolan a quattro minuti dalla fine manca la rete che avrebbe potuto garantire ultimi minuti di fuoco. E questa è l’unica occasione degna di nota per i rossoblu. Il periodo negativo in trasferta continua per Conti e compagni. Mentre Petkovic e i suoi possono prendere una boccata d’ossigeno e preparare con più fiducia la sfida di mercoledì sera contro il Milan a San Siro.