L’Nsagate si allarga a macchia d’olio e adesso coinvolge anche il nostro Paese, all’interno del quale sarebbe stata attività una delle reti di spionaggio prevista per le capitali europee. Quindi anche Roma sotto controllo così come Angela Merkel, la quale sarebbe stata spiata fin dal 2002. Le rivelazioni arrivano dal settimanale tedesco Spiegel, che anticipa il contenuto del numero in edicola domani.
Peggiorano quindi le accuse a carico degli Stati Uniti. Oltre a coinvolgere decine e decine di città in tutto il mondo, in città di Paesi considerati alleati, si viene a conoscenza di come il telefono dell’attuale cancelliera tedesca sia stato tenuto sotto controllo dal 2002, quando era solo un’esponente di spicco della Cdu.
Il settimanale di Amburgo sottolinea che la direttiva di intercettazione delle comunicazioni del cancelliere era ancora valida anche poco prima che Barack Obama arrivasse in visita a Berlino nel giugno 2013, segnale che le attività di intercettazioni erano proseguite anche sotto l’attuale presidente americano. Dai dati di cui è venuto in possesso lo Spiegel, emerge che il numero da tenere sotto controllo è indicato con la dicitura “GE Chancellor Merkel”.
E intanto in Assemblea Generale alle Nazioni Unite potrebbe raggiungere una maggioranza schiacciante la risoluzione proposta da Germania e Brasile in difesa delle libertà individuali e che condanni le attività della Nsa. Sarebbero altri 19 gli Stati pronti a sottoscrivere il testo. Paesi alleati come Francia e Messico, vittime delle attività di spionaggio americane, e ostili come Cuba e Venezuela.Tra gli altri Paesi sostenitori dell’iniziativa, Argentina, Austria, Bolivia, Ecuador, Guyana, Ungheria, India, Indonesia, Liechtenstein, Norvegia, Paraguay, Sudafrica, Svizzera e Uruguay.