Il concetto di “solidarietà” è finalmente un tema “europeo”: lo ha affermato il presidente del Consiglio Enrico Letta al termine del vertice Ue che oggi ha avuto come tema centrale l’immigrazione. Una questione così scottante che sia il presidente del Consiglio europeo che quello della Commissione europea hanno fatto sentire la propria voce, in linea con quanto detto da Letta.
“L’immigrazione è in primo luogo un tema che coinvolge tutta l’Europa”, ha affermato con gravità il premier italiano “In secondo luogo, stiamo mettendo su una task force tra commissione Europea e paesi membri con l’attenzione focalizzata sul Mediterraneo. La vicenda che stiamo vivendo è drammatica: anche stamattina nelle coste del nostre paese abbiamo vissuto momenti di tensione”, ha puntualizzato letta riferendosi allo sbarco dei 127 migranti a Siracusa.
Il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso ha fatto eco a Letta spiegando che la task force avrà il compito di effettuare una valutazione sull’emergenza immigrazione, con il mandato di riportare i risultati al Consiglio europeo del prossimo dicembre. Proprio allora, spiega invece Letta, saranno presentate “le conclusione della riunione dei ministri degli Interni europei sulle proposte relative le attività di salvataggio”. La task force si baserà su quattro aree: il rafforzamento dei dispositive per salvate vite umane, support ai paesi di frontiera, collaborazione coi paesi di origine e la lotta al crimine organizzato.
“C’è un altro punto di lungo respiro che si discuterà a giugno, quando il Consiglio europeo affronterà dal punto di vista giuridico il problema del diritto d’asilo”, ha aggiunto il premier, che pur soddisfatto della piega presa dal vertice ricorda: “L’Italia fa la sua parte e chiede un coinvolgimento europeo al massimo livello. Oggi c’è stato un passo in avanti sul tema dell’immigrazione e sulla centralità dell’Europa”. Anche il presidente del Consiglio Van Rompuy ha confermato che tutti i leader europei “si trovano d’accordo” sulla necessità di “condividere la responsabilità con i paesi più coinvolti”.