I toni pacati sull’argomento Nsa si stanno sciogliendo in quel di Bruxelles, diventando un po’ più aspri, seguendo la via della diplomazia ma non quella della remissione. Dopo Hollande e Merkel, anche Enrico Letta prende posizione: “Da qui alle prossime settimane di deve andare a un chiarimento, una cooperazione con gli Stati Uniti per capire quello che è successo e soprattutto per evitare che possa risuccedere”.
L’Ue si è trovata compatta contro le intercettazioni, spiega il presidente del consiglio a RaiNews24: “.Questa è una posizione che non vuole creare antagonismo ma una posizione che vuole trovare soluzioni perché non è concepibile che non ci sia chiarezza su questi temi”, ha affermato il premier italiano che ha concluso “C’è stato un buon lavoro unitario da parte di tutti. È stata un’iniziativa portata da francesi e tedeschi alla quale ci siamo uniti: da parte degli Europei unitariamente c’è voglia di verità”.
In conferenza stampa nel pomeriggio del 25 ottobre il presidente de Consiglio italiano ha ribadito la sua posizione: “Non sono concepibili zone d’ombra tra alleati quali siamo e come vogliamo rimanere con gli Usa, è il momento di rimettere ordine nella materia delle intercettazioni telefoniche”.
Per Letta sarà fondamentale il ruolo dell’agenda digitale europea nel corso dei prossimi anni: “Ci vuole una maggiore competitività dell’Europa in campo digitale: negli anni 90 l’europa era all’avanguardia delle telecomunicazioni e questo avevo portato ai paesi membri molta libertà e grandi vantaggi per i consumatori. In quindici anni ci siamo giocati noi europei il vantaggio acquisito: il tema della dimensione di scala è diventano più rilevante e ci siamo fatti battere da americani, giapponesi e cinesi”.