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Le opposizioni salgono al Colle | Ma M5S e Lega rifiutano l’invito

Tocca alle opposizioni questo pomeriggio recarsi da Napolitano per affrontare il tema della modifica della legge elettorale, dopo la convocazione della maggioranza di ieri. Al Quirinale si recheranno i delegati di Sinistra ecologia e libertà e di Fratelli d’Italia, mentre hanno rifiutato l’invito il Movimento 5 Stelle e la Lega nord.

Il Movimento 5 Stelle però non salirà al Colle. “Non abbiamo ricevuto nessun invito ufficiale. E dunque non mi faccio nemmeno la domanda”, ha detto il capogruppo grillino dellla Camera, Alessio Villarosa. “Se Napolitano ci chiama per parlare dei problemi del paese, allora andiamo. Ma se ci dovesse chiamare per parlare di legge elettorale – sottolinea Villarosa – non andremo perché non è quella la sede giusta per parlarne”. “Non siamo né in una Monarchia assoluta, né in una Repubblica Presidenziale. Secondo l’articolo 87 della Costituzione – scrivono in una nota i capigruppo del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato, Villarosa e paola Taverna – il Presidente della Repubblica può inviare messaggi alle Camere, cioè a tutte le forze politiche. Ricevere invece le forze di maggioranza su temi specifici e delicatissimi come la legge elettorale, magari dando indicazioni e suggerimenti nel chiuso delle stanze e poi, solo il giorno dopo, ricordarsi di ricevere i ‘plebei’ delle opposizioni, è perlomeno fortemente irrituale”.

Il leader del M5S, l’ex comico genovese Beppe Grillo, ha rincarato la dose, con i toni che gli sono soliti: “Non accetteremo mai una legge elettorale decisa dal garante dei partiti che hanno distrutto l’Italia negli ultimi vent’anni. Non accetteremo mai un ‘Napolitellum‘”.

Anche la Lega Nord ha rifiutato l’invito del Capo dello Stato. “Riteniamo gravissimo – ha detto Massimo Bitonci, capogruppo della Lega Nord al Senato – il fatto che il capo dello Stato abbia convocato in prima istanza solo una parte politica, la maggioranza. Il ruolo del presidente della Repubblica non può mai essere parziale ma deve essere rispettoso di tutti. In quanto minoranza, dunque, chiediamo che il presidente Napolitano ci riceva per affrontare le questioni legate alle riforme e all’urgenza dell’approvazione di una nuova legge elettorale al completo, con il nostro segretario Roberto Maroni e indipendentemente dagli altri, perché le nostre proposte sono ben diverse da quelle di Sel e M5S”.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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