Approvato in Senato il decreto legge che abolisce la prima rata Imu. Il provvedimento approvato con 175 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti, ora è legge. Stanziate ulteriori risorse per la Cig in deroga e cancellata la prima rata dell’Imu per la prima casa, Iacp e cooperative edilizie a proprietà indivisa, terreni agricoli e fabbricati rurali. Previsto anche il rimborso di circa 2,5 miliardi di euro ai Comuni per compensare il minor gettito legato alla mancata riscossione dell’imposta. Per la “seconda rata” dell’Imu in calendario a dicembre, i Comuni potranno considerare prima casa le abitazioni date in comodato ai parenti di primo grado in linea retta che la utilizzano come abitazione principale, ovvero figli o genitori.
Sul fronte delle coperture il governo ha scelto di inserire nel decreto legge una clausola di salvaguardia che ”prevede tagli e accise nella speranza e lavorando affinché però non scatti tale clausola”, ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta intervenendo in Aula al Senato durante l’esame del provvedimento.
Al fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa vengono destinati 20 milioni per ciascuno degli anni 2014-2015. Le misure sono destinate principalmente a giovani coppie o genitori soli con figli minori, a giovani precari e a famiglie con disabili. Una particolare attenzione è prevista anche per le famiglie numerose. Sul fronte affitti confermata la riduzione dal 19% al 15% dell’aliquota della cedolare secca per i contratti a canone concordato.
Risorse per la salvaguardia degli esodati. Il decreto riconosceva il beneficio a 6.500 soggetti ai quali si sono aggiunti, grazie a un emendamento del governo, altri 2.500 in congedo nel 2011 per assistere familiari infermi.