A Susanna Lima, figlia dell’eurodeputato Salvo Lima, ucciso da Cosa nostra il 12 marzo del ’92, sono stati riconosciuti lo status di vittima della mafia e un’indennità mensile di 1.800 euro. La circostanza e’ emersa nel corso dell’udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia in corso davanti alla corte d’assise, dove Lima ha deposto come teste dell’accusa.
Il legale del Centro Pio La Torre, parte civile al dibattimento, ha espressamente chiesto alla figlia dell’europarlamentare, se godesse dello status di vittima della mafia. L’associazione ritiene inopportuna la concessione dei benefici agli eredi di Lima accusato di essere stato uno dei referenti politici della mafia.