Oggi vertice a Bruxelles sul tema dell’immigrazione tra il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e il governatore Rosario Crocetta e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. A poche settimane dalla tragedia di Lampedusa, l’Ue preme perché l’Unione si prenda maggiormente carico delle problematiche relative ai flussi migratori in arrivo in Italia, anziché abbandonarle prevalentemente alla gestione del Belpaese. L’Isola di Lampedusa ha bisogno di “protezione, solidarietà e sostegno”, ha sottolineato Shulz. ‘‘La bozza di conclusioni – spiega Schulz – riflette la posizione di una maggioranza schiacciante di stati membri, posizione che non condivido”.
Crocetta, durante la conferenza stampa congiunta, ha ribadito in sostanza il fallimento di Frontex e la necessità di rivedere la legislazione italiana sull’immigrazione: “Siamo preoccupati della sottovalutazione del problema. Al vertice di stasera si farà l’ennesima retorica su Frontex. Ma Frontex è stato un fallimento basato sulla politica dei respingimenti. Bisogna cambiare filosofia e dare agli immigrati la possibilità di chiedere visti nei loro Paesi”. Poi il governatore ha continuato: “Anche gli accordi – che non ho mai condiviso con la Libia – oggi sono di fatto inapplicabili mancando Gheddafi al governo. E comunque il dittatore libico impediva le partenze ma imprigionava i migranti che cercavano fortuna. Una cosa inaccettabile”.
Crocetta da Bruxelles propone al presidente del Consiglio Letta, ciò che aveva già anticipato proprio a Lampedusa ovvero “di coinvolgere i pescatori di Lampedusa per l’avvistamento e il soccorso dei migranti. In passato i pescatori sono stati denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Principi della legge Bossi-Fini contro i diritti dell’uomo vanno cambiati”.
Inoltre oggi prende il via il Consiglio europeo che ha come argomento all’ordine del giorno proprio quello dell’immigrazione. Recepite nella nuova bozza di conclusioni le quattro richieste formulate dal governo Letta che riguardano in particolare il riconoscimento della dimensione europea del fenomeno migratorio, il rafforzamento degli strumenti di controllo del Mediterraneo, la continuità dell’agenda comunitaria sul tema immigrazione e la cooperazione con i Paesi terzi.
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Ho sentito in televisione le dichiarazioni della Nicolini e sono esterefatto.
Chi autorizza questa signora a parlare in sede europea contro le leggi dello stato che rappresenta?
Chi autorizza questa signora a trattare le questioni di Stato facendo di fatto accattonaggio, le questioni internazionali non si risolvono con le lacrime o chiedendo elemosine.
Questa donna che ha confuso il ruolo istituzionale con quello di presidente di circolo di Legambiente sta dando un’immagine vergognosa del nostro Paese.
Commissariate Lampedusa ed impedite a questa nullità di fare altri danni.