Riccardo Savona fa un passo indietro. Il deputato regionale, finito nell’occhio del ciclone mediatico per alcune sue telefonate, risalenti a tre anni fa, con l’imprenditore Vito Nicastri, sotto la lente degli investigatori della Dia per presunti contatti con il boss latitante Matteo Messina Denaro, ha deciso di dimettersi dal gruppo dei Drs, da cui era stato già sospeso nei giorni scorsi.
“Apprezziamo il gesto politico che consente alla nostra formazione politica di uniformarsi al codice deontologico valido per tutti gli aderenti. – afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia – Comprendiamo l’umana sofferenza del presidente Savona ed auspichiamo che in tempi brevissimi egli possa dimostrare la sua totale estraneità rispetto ai fatti giornalisticamente contestatigli. Non manchiamo ancora oggi di ringraziare Riccardo Savona per l’impegno politico dimostrato in seno al gruppo e per l’importante lavoro svolto con grande esperienza”.
Savona, comunque, non è mai stato indagato formalmente e, a suo dire, i suoi rapporti con Nicastri, si sarebbero interrotti di lì a breve.