La Juventus esce sconfitta dal Santiago Bernabeu dopo un match che lascerà ampi strascichi di polemiche. Un 2-1 maturato dopo una buona partita del Real , senza alcun dubbio, ma che è stato facilitato dall’ingiusta espulsione di Chiellini a inizio ripresa. Lo stesso difensore bianconero si era reso protagonista in occasione del rigore che ha portato al secondo goal le merengues con il fallo che ha causato la massima punizione messa a segno da Ronaldo.
Per il Real Madrid si tratta della terza vittoria consecutiva in Champions, con cui ipotecano la qualificazione agli ottavi. Tra i bianconeri buona la prova di Llorente, bistrattato centravanti spagnolo che ha saputo approfittare della prima occasione utile per trafiggere Casillas. Un piacevole dubbio in più per Antonio Conte nello scacchiere bianconero. La Juve è scesa in campo con il 4-3-1-2 inedito ipotizzato alla vigilia con la sorpresa Ogbonna in luogo di Bonucci. La difesa bianconera, però, non ha avuto nessun beneficio da questo cambio perché alla freschezza dell’ex Torino non ha fatto seguito una buona prestazione difensiva. Il vantaggio madrileno è infatti arrivato dopo soli quattro minuti con Ronaldo bravo a sfruttare una verticalizzazione di Di Maria. Un primo tempo equilibrato si è poi chiuso sul 2-1 con la rete di Llorente e il successivo rigore di Ronaldo.
Nella ripresa la gara si è complicata per la Juve a causa dell’espulsione di Chiellini reo di aver colpito con una gomitata il solito Ronaldo. Il Real ha ripetutamente cercato il colpo del definitivo ko e al quarto d’ora c’era quasi riuscito se non fosse che Benzema, solo a porta vuota, non è riuscito a mettere dentro la comoda deviazione. E’ stata quella l’occasione più ghiotta per un Madrid che non è riuscito a infilare il colpo del definitivo ko. La Juve, per contro, si è difesa come ha potuto, ha provato a tenere viva la partita e a colpire di rimessa, anche se Casillas non è praticamente mai stato impegnato.
Adesso il percorso verso gli ottavi di finale si fa veramente complicato per i bianconeri. Tra una settimana bisognerà vincere in casa nella gara di ritorno per tenere viva una speranza. Con una sconfitta si farebbe vicinissima l’ipotesi eliminazione, con l’Europa League come magra consolazione.