Il governo cubano di Raul Castro ha affidato al quotidiano filo-governativo Granma l’annuncio dell’eliminazione ufficiale del sistema della doppia moneta, orgoglio della Cuba del post Unione Sovietica e trappola per l’economia cubana stessa. L’unificazione di pesos comuni (Cup) e pesos convertibili (Cuc) e dunque del tasso di cambio di certo non risolverà “tutti i problemi attuali dell’economia, ma è una misura imprescindibile al fine di garantire il ripristino del valore del peso cubano e delle sue funzioni come moneta”, come si legge nella comunicazione ufficiale.
Il sistema era stato introdotto cinque anni dopo il crollo dell’Unione Sovietica, nel 1994 quando il governo di Fidel decise che i cubani avrebbero ricevuto lo stipendio e pagato i prodotti e i servizi di base in Cup, mentre si sarebbero dovuti usare i Cuc per i prodotti importati e altri servizi (come il turismo). Cuba introdusse questo sistema per far fronte alla grossissima crisi economica in cui il paese di trovava a causa della scomparsa dei governi che erano stati principali partner di scambio di prodotti.
L’eliminazione del sistema della doppia moneta era stato già pianificato nell’aprile del 2011 nell’ampio piano di riforme strutturali dell’economia decise da Raul Castro. Adesso si aspetta di capire le tempistiche: il processo inizierà con il cambiamento dei sistemi informatici statali, operazione che toccherà anche i sistemi contabili. Il calendario di massimo quindi c’è, ma ancora non si sa quando vedremo il nuovo pesos unico.