La promozione delle politiche di uguaglianza nei governi locali euromediterranei tramite l’uso di nuove tecnologie: l’Unione europea ha stanziato un milione di euro per il progetto portato avanti dal Coppem, presentato oggi in sala stampa all’Ars: “Promotion of policies for equality in Euro-med” ha permesso al Comitato permanente per il partenariato euromediterraneo dei poteri locali e regionali di percepire i soldi per questa nuova avventura, lunga 36 mesi.
Insieme al Coppem oggi, presenti a Palazzo dei Normanni la Federazione spagnola dei municipi e delle Province Arantxa Cantò Garcìa, l’Associazione dei consigli locali di Malta Maureen Azzopardi, l’Associazione delle Autorità locali palestinesi Isam Akel e Lahlou Kacimi – Forum Algerino.
Il budget è di 976.311 euro per un progetto che durerà 36 mesi con l’obiettivo di promuovere di una società inclusiva e auto-consapevole nei paesi del Mediterraneo. Strumento necessario per raggiungere le finalità del progetto sarà proprio la promozione di politiche di uguaglianza: importante il rafforzamento delle interazioni tra le Autorità Locali e le organizzazioni civile, tramite l’usa di nuove tecnologia e la creazione di un sito web. Proprio internet sembra la via per creare delle politiche efficaci tra autorità locali, con la ricerca di buone pratiche e la pubblicazione di un manuale e una banda dati di wiki practice.
“L’area del Mediterraneo – ha spiegato Ilaria Puccio, coordinatrice del progetto per il Coppem – si presenta come una realtà composita e quindi la grande sfida è di elaborare uno strumento unico, cioè una carta che sia flessibile e concreta applicabile nelle varie realtà locali”.
“L’Algeria ha una importante storia nella lotta per l’emancipazione delle donne – ha affermato Lahlou Kacimi, rappresentante per del Forum algerino per la cittadinanza e la modernità – oggi le donne in Algeria hanno un posto in tutti i settori, in politica, negli affari e nello sport. La legge algerina non discrimina la donna.
Il progetto prevede gruppi di attività nei settori dell’economia e dell’educazione, ma anche di superamento degli stereotipi culturali, che impongono determinati ruoli sociali. Le attività del progetto si svolgeranno anche in Tunisia, Egitto e Turchia. Tra i risultati attesi la redazione e diffusione della “Carta euromediterranea per l’uguaglianza tra donne e uomini nella vita locale” che prende spunto dalla Carta europea per l’eguaglianza tra uomini e donne approvata nel 2006.
La Sicilia torna ad essere al centro dell’Europa grazie ad una spinta che viene dall’Ue e dall’impegno dei dipendenti del Coppem, che hanno continuato a promuovere il progetto nonostante le difficoltà nei finanziamenti riscontrate dopo l’abolizione della ex Tabella H. Il progetto amplia gli orizzonti dell’Isola, puntando su quei poteri locali che possono creare una rete forte nel Mediterraneo.