Il padre della teoria evolutiva Charles Darwin, originario di una famiglia agiata, iniziò gli studi medici a Edimburgo, non li portò a termine, entrando poi al Christ’s College di Cambridge. Il nonno fu un famoso naturalista ma l’incontro decisivo fu con il botanico J.S. Henslow. In seguito conobbe il geologo A.Sedgwick che rafforzò il suo interesse per la storia naturale.
Durante cinque anni di viaggi documentati nel suo Journal of researches visitò le isole di Capo Verde, il Brasile, la Patagonia, laTerra del Fuoco, le coste del Cile e del Perù, l’arcipelago delle Galápagos e le isole coralline dell’Oceano Indiano. Le osservazioni relative ai fossili della pampa e alla distribuzione geografica degli animali, diverranno fondamentali nel determinare il suo passaggio a una concezione evoluzionistica.
Tornato in Inghilterra, rifacendosi agli studi del geologo Ch. Lyell elaborò in “The structure and distribution of coral reef” (1842) la teoria delle scogliere coralline. L’Essay on principle of population di Th. R. Malthus, lo condurrà dritto all’intuizione della lotta per l’esistenza quale principio della selezione naturale. L’evoluzione veniva intesa, quindi, come il risultato di una selezione delle variazioni vantaggiose nella lotta per l’esistenza (struggle of life). Nel 1856, pose mano a una estesa e sistematica esposizione delle sue idee, per giungere finalmente alla pubblicazione (1859) del celebre volume “On the origin of species”. In seguito pubblicò altri studi, tra cui La variazione degli animali e delle piante allo stato domestico (1868), “L’origine dell’uomo e la selezione sessuale” (1871) e “L’espressione delle emozioni negli animali e nell’uomo” (1872).