“La legge di stabilità non è il quinto Vangelo e ci sono grandi margini in Parlamento per intervenire”. Così il vice presidente del Consiglio Angelino Alfano nel suo intervento a Radio Anch’io. “Nella legge di stabilità – ha precisato – ci sono luci ed ombre, ma serve un approccio costruttivo perché chi dice solo che non va bene vuol dire che intende far cadere il governo”.
Alfano ha replicato quindi alle accuse di scarso coraggio nella stesura del provvedimento: “Non è mancato il coraggio, come ci siamo sentiti dire – ha sottolineato – sono mancati i soldi”. “È una manovra da undici miliardi – ha concluso – che prevede tagli per oltre un terzo, non aumenti ma diminuzioni fiscali e investimenti”. “Mi sento di dire – ha continuato – che come le altre finanziarie degli anni passati a cui ho partecipato sia da maggioranza che da opposizione, questa può essere migliorata e anche molto dal lavoro del Parlamento. Quindi se l’approccio è costruttivo si può migliorare”.
Il vicepremier ha negato che nel Pdl ci sia una scissione in vista. “Ne hanno parlato solo i giornali, io non ho mai pronunciato questa parola. Lavorerò per l’unità intorno a Berlusconi e questo è un intendimento di tantissimi di noi”.