Abuso dei mezzi di correzione. Questa l’accusa lanciata al padre che diede uno schiaffo al figlio di sei anni nel 2009 in un centro commerciale in provincia di Arezzo. Un gesto che gli costerà un mese di condanna, ma non solo. E’ stato anche condannato a pagare un risarcimento alla madre del bambino, che due anni dopo l’episodio ha deciso di chiedere il divorzio.
A segnalare l’accaduto è stata proprio l’ex moglie che dopo aver notato un segno rosso sulla guancia del figlio, chiese al marito delle spiegazioni. Il cinquantenne si è giustificato dichiarando di averlo punito perché non si esercitava abbastanza nella lettura. Sembrerebbe che il gesto turbò il bambino, che in quell’anno frequentava la prima elementare, al punto da averlo fatto assentare da scuola per alcuni giorni.
Non si sa ancora se sia stata la moglie o il figlio più grande ad aver avvisato i carabinieri, ma la denuncia è scattata e la vicenda è giunta dopo poco tempo davanti al giudice. Al tribunale di Arezzo a sostenere l’accusa è il pm Bernardo Albergotti.