Mamme italiane sempre di più sul web, connesse in rete alla ricerca di notizie sulla salute dei figli e di siti specializzati e accreditati. Che la rete fosse femminile era noto da tempo, ma un’indagine condotta dalla Società Italiana di Pediatria (Sip), diffusa in occasione della presentazione del canale Salute&Benessere Bambini dell’ANSA, mostra un nuovo volto delle navigatrici.
In tutto sono 135 mln le donne europee che usano abitualmente la rete, il tempo medio trascorso online è pari a 11,2 ore a settimana, ma mentre le norvegesi sono in testa alla classifica delle più connesse (83%) le italiane sono quelle con il più alto tasso di crescita di utilizzo della rete (+25% dal 2008 al 2010).
Fra i motivi che le portano a fermarsi davanti allo schermo di un pc c’è un comune denominatore: la salute dei bambini, al primo posto delle ricerche per il 56% del campione. In Italia, in particolare, è un boom di donne connesse: su 23 mln di navigatori 11 sono donne, tra queste tante mamme alla ricerca di informazioni e consigli online, come testimonia un approfondimento della ricerca sul campione italiano costituito da circa 2.770 donne. Ben il 72% ha fatto ricorso ai media per cercare risposte, e la salute dei bambini (40%) e la gravidanza (24%) totalizzano il primo posto tra le voci più ricercate. Negli ultimi 10 anni, poi, si è assistito a una proliferazione di canali informativi.
Ma come si orientano le mamme di fronte a questa mole di informazioni? Il loro atteggiamento è collegato all’età del figlio: durante la gravidanza ricercano notizie in tutti i formati (testo, audio, video) per prepararsi al meglio. L’attenzione si mantiene alta nei primi mesi di vita del bambino e tocca la punta massima al momento dello svezzamento. Dopo i due anni invece le mamme acquisiscono la consapevolezza che essere molto informata è diverso da essere bene informata. Prevale quindi la consultazione di fonti attendibili, note o imparziali, che non sempre è facile reperire sul web.
“I bisogni di informazione sui temi della salute e in particolare della salute dei propri figli sono in aumento in tutti i Paesi occidentali compresa l’Italia”, commenta il Presidente della Sip Giovanni Corsello. “Si impone oggi una nuova relazione tra genitori, media e società scientifiche all’insegna della qualità dei messaggi in termini di sicurezza e di evidenza scientifica. Internet è infatti una vera e propria miniera di dati e di notizie che vanno filtrati con estrema cura. La salute dei bambini è un bene primario per la società, anche in vista della salute della popolazione futura e la sua tutela passa anche attraverso un buon uso degli strumenti di comunicazione più attuali”.
Tematiche quali la nutrizione, le vaccinazioni, gli stili di vita, l’ambiente e la sua interazione con le malattie dei bambini, conclude, “hanno un grande impatto nella vita delle nostre famiglie e meritano una risposta adeguata anche attraverso il Web”.