Roma prima e Napoli secondo, e stasera l’Olimpico si tingerà di anni ’80. Sì, perché sembrerà in un attimo di tornare agli anni belli di Maradona, Giordano e Bertoni da una parte, e Pruzzo, Giannini e Graziani dall’altra. Sapore di un altro calcio, scandito dai tempi di “Tutto il calcio minuto per minuto” e dalle immagini che Paolo Valenti portava nelle case degli italiani attraverso “90° minuto”.
Bisogna tornare alla stagione 1985/86 per ritrovare un Roma-Napoli d’alta classifica. All’epoca ecco i giallorossi secondi e i partenopei terzi. Quest’anno le due squadre sono riuscite a fare ancora meglio. E la sfida assume altri contorni. Contorni da scudetto. Siamo solo all’ottava di campionato, è vero, ma il gioco espresso e la qualità degli interpreti di entrambe lasciano pensare che non saranno due fuochi di paglia.
La Roma si presenterà tirata a lucido, forte di sette vittorie consecutive iniziali come mai era accaduto. Ci ha pensato Garcia, lavorando in silenzio e lontano da proclami e riflettori a dare un gioco e un’identità a questa squadra. Una compagine che gioca a memoria, impenetrabile in difesa e imprevedibile in attacco. Per questo il tecnico non è preoccupato dai lievi acciacchi di Gervinho e Strootman. I due saranno sicuramente della competizione, ma se non dovessero essere al meglio il tecnico ha pronte le sue valide alternative. Soprattutto in attacco scalpita Adem Ljajic, genietto balcanico degno erede della scuola dei vari Stojkovic e Prosinecki. Torna Maicon sulla destra dopo il breve stop ma non ci sarà Balzaretti, squalificato e sostituito da Dodò. Per il resto ossatura confermata attorno al perno Totti. Attenzione a Florenzi. Nella posizione ritagliata per lui da Garcia ha dimostrato di saper fare molto male. Per informazioni in merito chiedere ad Handanovic.
Il Napoli ha ancora un paio di dubbi da sciogliere. Sulla sinistra, in difesa, manca Zuniga e Benitez sta cercando di recuperare Armero in ogni modo. L’alternativa, altrimenti, sarebbe quella di spostare Mesto a sinistra. Per fortuna in difesa rientra Maggio altrimenti si sarebbe venuto a creare un grave problema su quelle fasce, luoghi di scorribanda preferiti dalla Garcia-band. Al centro Albiol non è al massimo ma cercherà di stringere i denti ed essere della partita. Negli altri reparti tutti confermati. Rientra Higuain al centro dell’attacco e attenzione alla probabile sorpresa Mertens nel trio alle spalle dell’argentino.
All’Olimpico si prevede il tutto esaurito. Quindi pubblico delle grandi occasioni, come si diceva una volta. Anche in quel 1986 fu così. Stadio pieno in ogni ordine di posto e spettacolo sulle tribune. In campo vinse la Roma con un 2-0 frutto delle reti di Gerolin e Boniek. Da lì parti la rimonta verso una Juventus lanciatissima. Una rimonta che stava quasi per fruttare uno scudetto. Stasera è ancora presto per parlare di fughe e simili. Ma una vittoria da una parte o dall’altra potrebbe diventare un grande volano psicologico per chiunque riesca a portare a casa questi tre punti.