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Vittime di Lampedusa, Boldrini: | “Perchè i funerali ad Agrigento?”

È in corso una guerra a bassa intensità tra l’uomo e il mare, senza bombe, né carri armati, che semina ogni anno migliaia di morti”. Così il presidente della Camera Laura Boldrini ha definito il dramma dell’immigrazione allo Steri di Palermo, durante il convegno “Cervelli (non) in fuga”.

E sulla decisione di celebrare i funerali dei morti nel naufragio di Lampedusa ad Agrigento e non sull’isola ha detto: “Noi immaginavamo che la cerimonia fosse a Lampedusa, così avevamo pensato. Evidentemente hanno deciso diversamente. Sinceramente non so il motivo per cui è stata presa questa decisione”.“Purtroppo lunedì non potrò esserci – ha aggiunto – sarò a Roma quel giorno. Però voglio anche io partecipare a un momento di raccoglimento per i morti di Lampedusa e siccome dovrò andare a Piazza Armerina mi fermerò a Mazzarino dove sono sepolti sette adulti e undici bambini. Sarò lì perché questi morti non possono lasciarci indifferenti. Sono morti a cui dobbiamo tutti gli onori”.

La Boldrini guarda con favore alla riapertura del dibattito sulla Bossi-Fini. “La legislazione deve essere rivista, tanto più che nel soccorso in mare la differenza tra la vita e la morte sta in pochi secondi. Purtroppo oggi tra tanti pescatori c’è il timore che soccorrere posa avere implicazioni giudiziarie. Dunque bisogna fare chiarezza. Non ci devono essere equivoci: l’unico reato in mare è l’omissione di soccorso. Soccorrere è un dovere e urge un coordinamento dell’Italia con tutti i Paesi rivieraschi. Anche con Frontex per salvare vite umane”.

Durante l’incontro si è parlato anche di un’altra faccia dell’emergenza migratoria ovvero “quella dei giovani che cercano altrove il proprio futuro, spesso fuori d’Italia, anche riuscendo a competere”. Ha sottolineato il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla. “Ma possiamo fare poco da soli – ha continuato – nel quadro di un tragico taglio dei fondi alle università del Sud”.

Il presidente della Camera ha invece rimarcato la situazione “agghiacciante” della disoccupazione in Italia e in Sicilia dove il dato supera il 21 per cento. “I giovani devono essere sostenuti e incoraggiati – ha continuato Boldrini – ma bisogna anche sapersi mettere in gioco”. Il fatto che i nostri cervelli vadano all’estero per specializzarsi “è una cosa positiva – ha concluso Boldrini – se si tratta di una scelta, la nostra grande sfida è farli tornare indietro. Ma adesso il viaggio sembra di sola andata”.

Stefania Brusca

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Stefania Brusca
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