La Corte d’Assise di Palermo, che celebra il processo sulla trattativa Stato-mafia, ha ammesso la richiesta della Procura di citare a deporre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e il presidente del Senato Piero Grasso.
I giudici, però, hanno fissato dei “paletti” entro i quali la deposizione del presidente della Repubblica dovrà essere contenuta. Per delimitare il contenuto della deposizione del capo dello Stato la Corte d’Assise ha citato la sentenza della Corte Costituzionale che si è pronunciata, a dicembre scorso, sul conflitto di attribuzioni tra la Procura di Palermo ed il Quirinale. I giudici hanno ammesso la deposizione “nei soli limiti delle conoscenze del teste che potrebbero esulare dalle funzioni presidenziali e dalla riservatezza”.