Il senatore Mario Monti si è dimesso da Scelta civica. Pare che alla base della decisione dell’ex premier ci siano incomprensioni col suo partito legate all’approvazione della legge di stabilità, “troppo timida per la riduzione delle tasse, insoddisfacente per quanto riguarda l’orientamento alla crescita”.
Mario Monti aveva fondato Scelta civica per l’Italia alla fine della sua esperienza a Palazzo Chigi in occasione delle scorse elezioni nazionali. “Undici senatori contro di me sulla legge di stabilità sono sfiducia”, avrebbe detto Monti.
“Rassegno le dimissioni da presidente di Scelta Civica. La presidenza – ha scritto il senatore in una nota – verrà assicurata dal vicepresidente vicario Alberto Bombassei, fino all’attivazione delle procedure previste dallo Statuto per la nomina del nuovo presidente. Domani lascerò il gruppo SC del Senato e chiederò l’iscrizione al gruppo misto”. “Nella mia veste di senatore a vita – ha concluso – non verrà meno il mio impegno per contribuire all’affermazione di quei valori e di quella visione per i quali, confido, quanti hanno aderito al progetto di Scelta Civica per l’Italia continueranno a battersi”.